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Editoriale gennaio 2019

Data: 08/02/2019

Tabella riassuntiva di gennaio 2019 e confronto con gennaio 2018 e la media 1981/2010

Prima decade che si è rivelata fredda e secca per l’arrivo in regione di due nuclei dall’Europa settentrionale; assenza di precipitazioni e venti di tramontana o maestrale con tassi di umidità relativa alquanto bassi. Minime dai 2/4 gradi sottozero di notte e massime sui 7/8 di giorno, complice l’aria secca nei bassi strati. In questo tipo di configurazione, le zone con maggiore nuvolosità e precipitazioni, in questo caso a prevalente carattere nevoso visto le basse temperature, sono le aree alpine dei versanti esteri, quindi Austria e Svizzera, mentre per quanto riguarda l’Italia le zone del centro-sud sono le più bersagliate dai venti freddi e dai fenomeni. Per quanto riguarda la seconda decade nessuna variazione significativa da segnalare, nottate fredde appena sottozero e massime che hanno superato la soglia dei 10°C grazie anche all’ampio soleggiamento e ai bassi tassi di umidità nell’aria; segnalo il valore massimo di temperatura raggiunto il giorno 14 con 12,6°C. A fine decade dopo diverso tempo la regione è stata attraversata da un moderato fronte nord Atlantico che ha portato finalmente la pioggia; pure la neve è ritornata ad imbiancare le nostre montagne a partire dai 600/700m con accumuli superiori ai 20cm, specie sulle Giulie. A seguire tempo in miglioramento con cieli però non perfettamenti sereni, il che non ha favorito una forte discesa dei valori notturni; per contro di giorno, complice anche una bora piuttosto gagliarda, i valori si sono mantenuti ampiamente sotto i 10°C, in linea con le medie del periodo. Entrando invece in terza decade l’afflusso freddo continentale nei bassi strati si è fatto sentire maggiormente e ha preparato il terreno fertile per una buona nevicata su tutto il Monfalconese nella giornata del 23; complice un debole/moderato fronte Mediterraneo in risalita dall’Adriatico e il contemporaneo ristagno di aria fredda al suolo, ha generato il peggioramento con l’arrivo della dama bianca su tutto il comprensorio. L’accumulo è variato dai 3/5 cm al suolo a seconda delle varie zone mentre la temperatura si è sempre mantenuta prossima agli 0°C nell’arco di tutto l’episodio il che ha scongiurato la trasformazione in pioggia. Veloce ripristino delle condizioni meteo e valori termici in linea con le medie di riferimento, ma sino a fine periodo vanno registrati altri due passaggi perturbati con annesse ulteriori precipitazioni piovose su pianura e costa e neve stavolta relegata a quote basse, dai 400/500mt a salire. Cosa traspare dalla tabella sottostante e riepilogativa di gennaio, che le giornate si sono distribuite quasi equamente tra quelle serene, variabili e coperte con precipitazioni scarse concentrate solo nella seconda metà del periodo. Per quanto riguarda l'andamento termico, va segnalato sicuramente lo scarto di due decimi negativi a confronto della norma e ben 12 nottate sottozero a confronto di 2 sole dell'anno scorso; picco negativo nemmeno tanto eclatante con -3,8°C. A fine statistico non si è avuta nessuna giornata di ghiaccio per il 26esimo inverno consecutivo in questo mese, l'ultima volta fu il 2 gennaio 1993 con un valore massimo di -0,6°C. 

 

Andamento temperature medie giornaliere (barre gialloverdi) di gennaio 2019

Temperature minime linea blu e massime linea rossa, linea marrone: media 1981/2010

Andamento piuttosto regolare della temperatura per tutto il mese in linea rispetto alla media trentennale di riferimento con il tratteggio in marrone e con scarse fluttuazioni tra le 3 decadi; anche le temperature minime e massime del mese non hanno avuto particolari estremi registrando un picco di 12,6°C nelle massime e di -3,8°C nelle minime.

 

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